Libri e volpi


In un panorama editoriale mondiale in piena crisi, non è certo l'editoria italiana a poter brillare di luce propria.
L'ultimo rapporto sullo stato dell'editoria italiana 2008 è impietoso al riguardo:
solo un italiano su 8 legge abitualmente libri con la cadenza di almeno uno al mese;
un italiano su due non legge alcun libro, nemmeno un giallo, un manuale o un libro di cucina che sia;
nelle regioni del sud, tale rapporto scende largamente ad un cittadino su tre.
In una situazione da "diffuso analfabetismo di ritorno" ci si attenderebbe dal sistema editoriale nazionale, magari con l'ausilio del Ministero della Cultura e da quello dell'Istruzione, una risposta fortemente impegnata a favorire una educazione alla lettura ed ai suoi piaceri.
Invece, accanto a centinaia di editori a pagamento, oltre che al print on demand e alle pubblicazioni online, editori piccoli e grandi si limitano a operazioni di marketing di piccolo cabotaggio, mutuando linguaggi e vuote provocazioni dalla televisione.
E' il caso della Giovane Holden edizioni di Viareggio che con "Nudo" ha pubblicato un volume di ben 112 pagine difficilmente collocabile in un qualsiasi ordine bibliotecario.
Il motivo è presto detto: tutte le pagine sono inopinatamente e desolatamente bianche!
Eppure casa editrice e "autori" riescono perfino ad ottenere spazio per la sua compiacente presentazione.
Ma non stupitevi. Perfino autori pubblicati dal marchio Mondadori ricorrono a "singolari mezzi di promozione".
E' il caso di Violetta Bellocchio (pedigree di tutto rispetto: uno zio famoso regista, un altro animatore dei Quaderni Piacentini e un papà scrittore e poeta)un blog seguitissimo fino alla sua chiusura, il cui primo romanzo "Sono io che me ne vado" è oggetto di un particolarissimo ed inusuale marketing: diverse e graduate forme di "incontro e fraternizzazione" con i propri lettori basate sul numero di copie acquistate...
Qualcuno obietterà che una Moleskine ha meno pagine e costa più dei cinque euro di Nudo, o che una vacanza in Versilia con una giovane donna valga ben più dei circa duecento euro necessari per l'acquisto delle copie richieste. Giusto, ma tutto questo che c'entra con la letteratura?

Commenti

Stefi ha detto…
Mio caro Roberto,
a mio modesto avviso con la letteratura non c'entra proprio nulla!!.. piuttosto anche in questo campo si inizia ad associare un qualche tipo di gadget alla vendita di un prodotto... poi...meglio se trattasi di tempo/spazio/azioni condivisi con la bella autrice, piuttosto che un prodotto solare, o che so io...
I dati sui lettori di libri sono sconfortanti e credo siano anche peggio quelli dei giornali.. salvo poi che molti di più sono quelli che attingono notizie (non si sa sempre con quale livello di attendibilità e/o approfondimento..)in rete!..ma questo è un altro discorso.
Tornando alla letteratura rifletto che l'educazione alla lettura dovrebbe iniziare in ambito scolare...quindi vistone la progressiva "distruzione" non posso che pensare ad un futuro con dati ancora più in calo...
Tornerò con altro commento per raccontare di un'interessante esperienza torinese.
Per ora ciao!!
S.
Stefi ha detto…
Rieccomi.
A Torino l'Associazione Arteria, che opera sul territorio per favorire l'aggregazione
tra le varie culture esistenti nella Circoscrizione 7, ha organizzato un progetto denominato
“Bibliomigra” che ha come oggetto l’espansione della biblioteca sul territorio.
Il progetto “Bibliomigra” si propone come innesco e mantenimento di
rapporti sociali finalizzati alla diffusione di informazioni e cultura.
Il progetto lo si può vedere qui:
http://www.youtube.com/watch?v=YCJWdjMQoAY
Credo che questo sia un esperimento di ampio respiro. Vi sono altri video sulle diverse "uscite".
Un abbraccio
Stefi
g ha detto…
Robbe'... e che ti devo di'...? Ripeto: a me mi sconforta la mancanza di curiosità... Che ci ci sia la trovatella pubblicitaria del libro a pagine bianche (ma non era stata già fatta 'sta cosa...?) o della sgnaccherotta figlia d'arte con la fregolina letteraria, francamente non mi impressiona: più o meno 'ste cose ci sono sempre state. Non si può pensare ad un mondo letterario immune da qualsiasi cacchiata: un libro è merce. Come indichi tu, il problema è che c'è solo questo, non altro. Chiunque vada in altri paesi d'europa viene sempre colpito dal fatto che c'è tanta gente che legge, che si infila in un teatro o in un cinema. In metropolitana a parigi o londra un sacco di gente legge, magari leggerà il giallo o il triller, ma vuoi mettere...
E non diamo la colpa a Berlusconi...: sono decenni che continua 'sto trend.
Che fare...? boh... Da fare ci sarebbe, ma è talmente al di sopra delle nostre forze intervenire a scuola, nei luoghi di lavoro, nei media... Noi ci si prova col gruppo di lettura, ma è 'na cosetta...
Sul serio: ma quale innovazione, quali cambiamenti potrà mai fare un popolo senza curiosità e senza fantasia? Dicono che noi italiani ci abbiamo la fantasia... mah... personalmente vedi dei graffittari stranieri che fanno dei murales o graffitti da sballo e quelli italiani che fanno in maggioranza roba inferiore...
Vabbuo'
Ah... ti frego l'nformazione e la passerò sul nostro blog.... Mica ti arrabbi? :-)

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