Cinema e lavoro: gli invisibili sul grande schermo


Il lavoro in tutte le sue declinazioni odierne: industriale e post-industriale, nero o sottopagato, operaio o intellettuale.
E' lui il protagonista di uno straordinario e troppo spesso ignorato festival del Cinema:
Cinema &è lavoro.


Nessuna star che sbarca al Lido tra i flashes dei fotografi, nessun "CertainRegard o Quinzaine des Realisateurs", ma "solo" uno straordinario affresco di quel variegato mondo del lavoro sempre più lontano dal piccolo, invadente schermo della TV e dalla sua persuasione occulta.
E' Terni, la città cresciuta intorno alle sue acciaierie ad ospitarlo da qualche anno...

Una rassegna che, attraverso tutte le angolazioni e i diversi sguardi possibili, ci restituisce la realtà odierna di una parte così importante della nostra vita, da costituire il principio fondante, e troppo spesso colpevolmente ignorato, della nostra Costituzione repubblicana.


" Il lavoro mi piace, mi affascina. Potrei starmene seduto per ore a guardarlo"
J. K. Jerome

"Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rasò, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno"
E. Flaiano

"Eravamo in tre e lavoravamo come un sol uomo. Cioè due di noi poltrivano sempre"
G. Marx

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