Pazzi per l'Italia


Dicono che il Salento sia terra di matti. Ma di quei matti buoni, in preda ad una sana e visionaria follia. A metà tra estro artistico e malattia. E che tutto questo sia colpa del vento levantino che spira frequente e con folate improvvise. Capita allora che sei in vacanza in questa terra, rinfrescato dalle acque di uno Jonio già in odore di Grecia. E gratificato dall'ennesimo "assaggio" di pucce, di olive e di taralli, innaffiati di rosato salentino. Capita anche che nell'alternanza Mondiali/Europei ci sia la periodica partita del secolo dell'Italia pallonara. Capita così che ti ritrovi dinanzi ad una maxischermo insieme con ragazzini irrequieti, commercialisti dall'epa pronunciata, olezzanti "sciure" padane e aragoste dall'idioma alemanno giunte fin qui. Capita infine, che alle prime note saltellanti di "fratelli d'Italia", qualcuno dei presenti ordini con fare perentorio di alzarsi dalla comoda e vacanziera poltroncina, per onorare con solenne e turgida marzialità le patrie note. Ti ritrovi allora, insieme alle aragoste dallo sguardo inebetito, a osservare i commercialisti, i ragazzini e le sciure fare karaoke in concorrenza con Gattuso & co. sulle note del povero Goffredo Mameli. Ma proprio quando inizi a dubitare di trovarti ancora nello stesso paese del boom d'evasione fiscale, dei mammoni più mammoni d'europa e delle soubrette-ministro, arriva un colpo di quella brezza a ricordarti che qui il vento fa diventar proprio matti...

Commenti

Anonimo ha detto…
Mai visto una partita di pallone in tutta la mia vita.
Nell' '82 ero in giro in bici. Quando finì la Finale, tutti i terremotati (Campania '80) uscirono dalle baracche cantando e ridendo.
Si, lo so lo so... se non era il calcio, ci sarebbe stata 'nata cosa...
Però...

e, mi firmo, : vabbuo'... ;-)

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